Atlantide

Intorno al 1860, l’egittologo francese, marchese d’Agrain, scoprì un anello con simboli misteriosi nella Valle dei Re in Egitto. Un parente del marchese, Arnold de Belizal, esaminando questo anello, ha scoperto che irradia un’energia positiva specifica attorno al simbolo inciso su di esso. A. de Belizal proclamò che l’anello proveniva dagli Atlantidei, i cui eredi erano gli antichi egizi. La radiazione che
produce si basa su un fenomeno noto come radiazione di forme e simboli.
La trasformazione dell’immagine simbolo dall’anello atlantideo in un oggetto solido (spaziale) ha permesso lo sviluppo del pendolo Atlantide. Le prove e le misurazioni condotte ne hanno confermato l’idoneità per lavori radiestetici.
Il pendolo irradia bianco (come il pendolo di Iside) ed è un pendolo mentale che risponde alla mente del rabdomante. Il colore bianco irradiato dal pendolo lo rende un dispositivo completamente sicuro, anche nelle mani di un principiante esperto di rabdomanzia. Quando indossato dall’utente, protegge da imprevisti e anche dai cosiddetti attacco mentale. Per la sua leggerezza e la sua estremità appuntita è utile per lavori teleradiestetici su mappe e piante (ricerca di persone scomparse, oggetti smarriti, minerali nascosti, minerali, vecchi oggetti, ecc.) Non necessita di disimpregnazione.

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